Dopo la fusione dei comuni di LANZO-SCARIA con RAMPONIO-VERNA e PELLIO e la conseguente nascita del Comune di ALTA VALLE INTELVI, Scaria ha avuto la sua autonomia, continua ad essere legata a Lanzo ma è diventata una località a se stante.
Scaria è un grazioso borgo montano ricco di storia, sul suo territorio sorgono due chiese antiche con affreschi e stucchi di gran pregio (Santa Maria e san Nazzaro e Celso), un Museo Diocesano di Arte Sacra (uno dei più importanti luoghi culturali della Valle Intelvi) e il Museo Intelvese dei Fossili.
Grazie al riconoscimento ottenuto da parte della Regione Lombardia all’interno del “Settimo Riconoscimento dei musei e delle raccolte museali in Lombardia”, il piccolo ma prezioso museo lo scorso hanno ha registrato un incremento pari a circa il 25% degli ingressi rispetto al 2016 e anche quest’anno sono attesi numerosi visitatori all’interno di una location unica.
Il successo è da attribuire principalmente all’Associazione del museo stesso che oggi conta 270 soci, ognuno dei quali, con grande impegno, lavora quotidianamente per la promozione delle iniziative per la valorizzazione del suo patrimonio artistico e culturale, oltre a sostenere economicamente le opere e le strutture del museo, la cui storia risale al 1966.
E’ proprio durante la metà degli anni ’60 che il Museo d’Arte Sacra di Scaria [VIDEO] fu inaugurato con lo scopo di salvaguardare il ricco patrimonio artistico e religioso della Valle Intelvi, valle montana situata in provincia di Como al confine con la Svizzera particolarmente apprezzata da chi ama vivere al’aria aperta e famosa per il “Balcone d’Italia”.
Il Museo d’Arte Sacra offre un’occasione unica per i visitatori di apprezzare anche la storia della valle, assaporando la cultura popolare e religiosa del territorio intelvese. La sede, rinnovata e riaperta nel 2015 dopo un periodo di chiusura, ora accogliere opere provenienti dalle parrocchie circostanti e da collezioni private. Tra queste, la Croce Antelamica risalente al XII secolo, la croce astile attribuita a Francesco di ser Gregorio da Gravedona, le due statue marmoree della Madonna col Bambino e le pregevoli statuette lignee di Ercole Ferrata.
E’possibile prenotare una visita guidata al museo
IL MUSEO INTELVESE DEI FOSSILI
Il Museo dei fossili fu costituito il 16 luglio 1993 per volontà dell’allora Comune di Lanzo d’Intelvi e del Museo di Storia Naturale di Milano con lo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del sito fossilifero Osteno Intelvi: uno dei più importanti giacimenti del mondo e scrigno di organismi marini vissuti 190 milioni di anni fa nel golfo dell’oceano continentale (Tetide).
Dopo alcuni anni di attività il museo, non adeguatamente supportato, cadde in uno stato di profondo abbandono e venne quasi dimenticato.
La rinascita
Nel 2014 le porte del museo vennero riaperte ai visitatori grazie all’interesse e alla passione di una coppia: Marco Abbiati ed Elisabetta Sangiorgi, supportati da alcuni amici.
Oggi il Museo Intelvese dei Fossili dispone di una sessantina di reperti provenienti da varie zone del mondo, per la maggior parte proprietà del Museo di Storia Naturale di Milano oppure messi a disposizione da privati.
Oltre ai sensazionali reperti di Osteno, appartenenti a specie sconosciute e fondamentali nell’evoluzione faunistica, sono esposti pezzi provenienti dal Marocco, dalla Val Sanagra, dal Brasile, dal monte San Giorgio (sia lato italiano che svizzero), dall’Arizona, dalla Val Vigezzo e dal monte Generoso.
Grazie ad essi i reperti del museo coprono un arco di tempo enorme: ben 310 milioni di anni!
I visitatori vengono accompagnati in un viaggio nel tempo alla scoperta dell’evoluzione non solo della terra in generale bensì proprio del nostro territorio.
l Museo Intelvese Fossili si trova a Scaria d’Intelvi in piazza Carloni, 9 ed è aperto la domenica mattina dalle 10:30 alle 12:00. Durante l’anno sono proposti alcuni interessanti appuntamenti speciali come: la Befana al museo, l’aperitivo di ferragosto, pomeriggio al museo, laboratori didattici ed eventi a tema. L’ ingresso al museo è gratuito ma le offerte di visitatori o eventuali sostenitori sono ben accette e saranno utilizzate per migliorare il museo e le sue iniziative.
Per informazioni o richieste rivolgersi all’ufficio turistico di Lanzo al numero 333/6337116 oppure scrivere sulla pagina Facebook “Museo Intelvese dei Fossili”.